MACROINVERTEBRATI
DI UN FIUME
di
Massimo Codurri e Claudio Malavasi
(in
MENS
a cura di
Sandro Sutti
(1999), edizione speciale
per il Progetto
"Un Po di cultura")
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Indice degli
argomenti |
Indice delle
Figure |
PROCEDURE IN SINTESI
Per
determinare la qualità biologica di un tratto di un corso d’acqua mediante
l'uso dei macroinvertebrati il metodo utilizzato in Italia è l' I.B.E. (Indice
Biotico Esteso) elaborato dal prof. P.F. Ghetti e pubblicato nella revisione
più aggiornata dalla Provincia Autonoma di Trento (Ghetti,1997).
Il metodo è stato ufficializzato con
l'inserimento nel Decreto Legislativo 130/92 in attuazione della Direttiva CEE
659/78 sulla "Qualità delle acque dolci che richiedono protezione o
miglioramento per essere idonee alla vita dei pesci" . Esso fissa dei valori
massimi per ogni parametro fisico-chimico per le acque salmonicole e
ciprinicole.
Esso si basa essenzialmente sulla
diversa sensibilità agli inquinanti di alcuni gruppi faunistici e sulla
ricchezza complessiva in specie della comunità di macroinvertebrati .
L’applicazione dell’I.B.E.prevede una
serie di
procedure
che si possono sintetizzare in:
1) definizione degli obiettivi
dell’indagine
2) studio preliminare del corso d’acqua
3) campionamento e prima definizione del
valore dell’indice biologico
4) controllo in laboratorio e definizione
della qualità dell’acqua
E’ importante seguire questo protocollo
per ridurre i margini di soggettività e quindi uniformare il metodo [ per
informazioni più dettagliate consultare il testo di P.F.Ghetti citato in
bibliografia]
Gli
obiettivi
che si possono
raggiungere sono diversi:
a) fornire un giudizio sintetico sulla
qualità complessiva dell’ambiente
b) fornire un giudizio complementare al
controllo chimico-fisico e microbiologico
c) individuare e quantificare gli
effetti di scarichi saltuari o accidentali
d) classificare i corsi d'acqua in
classi di qualità lungo il profilo longitudinale
e) valutare le capacità autodepurative
di un corso d’acqua
f) definire i livelli di riferimento
della qualità dell'ambiente su cui commisurare nel tempo
l'efficacia degli interventi risanatori
g) definire il valore naturale di un
determinato ambiente per una politica di protezione e
conservazione
h) supportare la redazione delle carte
ittiche
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E’ ovvio che gli obiettivi saranno
commisurati al grado ed ordine di scuola e al tipo di ricerca ambientale che
si vuole intraprendere .
Lo
studio preliminare
degli ambienti è
fondamentale per raccogliere preziose informazioni e poter dislocare le
stazioni di prelievo in modo mirato verificando le possibilità di accesso , la
presenza di scarichi, la possibilità di un corretto campionamento, ecc. La
scheda di rilevazioni dati rappresenta un’utile guida per la raccolta delle
caratteristiche più significative del corso d’acqua.
Il
campionamento
viene effettuato con un apposito retino immanicato su un transetto obliquo
operando in controcorrente cercando poi di separare e riconoscere il maggior
numero possibile di organismi . Successivamente in laboratorio si completa la
classificazione , si stende la scheda definitiva con il calcolo dell’I.B.E e
si formula il giudizio finale .
Il
calcolo dell’I.B.E.
si effettua
mediante una tabella a due ingressi [vedi allegato] : il primo, orizzontale,
in corrispondenza del gruppo più sensibile all’inquinamento fra quelli
presenti nella stazione considerata ( nella tabella i gruppi sono disposti,
dall’alto in basso, in ordine di sensibilità decrescente); il secondo ,
verticale, in corrispondenza di intervalli numerici che fanno riferimento al
numero totale di Unità Sistematiche (U.S.) rinvenute nella stazione studiata.
A quest’ultimo proposito, non essendo pensabile in una indagine con finalità
pratiche di classificare gli organismi a livello di specie, si è stabilito un
livello di determinazione sovraspecifico (genere o famiglia) rigorosamente
definito per i vari gruppi e denominato Unità Sistematica (U.S.)[vedi
allegato]; così , ad esempio, se in un corso d’acqua vi sono diverse specie di
Efemerotteri appartenenti a tre generi diversi, poiché per questo gruppo
l’U.S. è il genere , diremo che sono presenti tre U.S. di Efemerotteri. Nella
tabella a due ingressi il valore di I.B.E. viene letto in corrispondenza
dell’incrocio della riga relativa all’ingresso orizzontale con la colonna
relativa a quello verticale; questi valori vengono poi convertiti, mediante
un’altra tabella [vedi allegato] , in cinque classi di qualità a ciascuna
delle quali corrisponde un determinato grado di inquinamento. Ad ogni classe
viene attribuito un colore che risulta di grande utilità nella realizzazione
di mappe di qualità delle acque.
Questi metodi biologici non si pongono
in alternativa a quelli chimico-fisici comunemente utilizzati nella
sorveglianza ambientale in quanto le informazioni che si possono ottenere sono
complementari ed entrambe indispensabili per una corretta valutazione dello
stato di salute di un corso d’acqua . Infatti , i metodi chimico-fisici
possono individuare qualitativamente e quantitativamente i singoli agenti
inquinanti presenti nell’acqua , ma non ci dicono nulla circa gli effetti che
queste sostanze esplicano sugli organismi viventi ( effetti che , in fin dei
conti, sono la cosa che più interessa e che spesso sono già evidenti a
concentrazioni inferiori a quelle rilevabili analiticamente).
Gli indicatori biologici ci permettono
inoltre di evidenziare gli eventuali effetti sinergici derivanti dalla
contemporanea presenza di più sostanze tossiche ; il rischio biologico,
infatti, è spesso superiore alla semplice somma algebrica dei singoli effetti.
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ATTIVITÀ
PRATICA
Strumenti e materiali necessari per il campionamento : retino immanicato per macroinvertebrati ( apertura : 25 cm di larghezza x
20 cm di altezza e rete di nylon a maglie variabili da 16 a 21 / cm2
) ; secchi (2); vasche a fondo piano bianche o con costolature (2 da 50cm x
30cm + 2 da 30cm x 20cm) ; nastro metrico; termometro , acqua potabile;
cucchiai(5) , pinzette(5) , provette o vasetti con tappi per campioni (30),
etichette(50) , pennarelli (2), guanti monouso (20), lenti d’ingrandimento 10x
(5) , cassetta di pronto soccorso, sapone liquido, stracci e asciugamani,
stivali , corda (20- 30 m ), colini o setacci con maglie da 1-2 mm (5),scheda
di rilevazione dei dati e occorrente per scrivere e classificare .
Procedimento:
utilizzando il retino immanicato si opera controcorrente lungo un transetto
obliquo del corso d'acqua per circa 20-30 minuti setacciando il fondo,
rimuovendo sassi o ciottoli ; scuotere le piante acquatiche in modo da
provocare il distacco degli organismi che si sono nascosti o che sono
attaccati ad esse. Riversare il contenuto del retino nelle vasche bianche e
cominciare a osservare , separare , classificare (con l'uso di lenti , chiavi
di riconoscimento e atlanti specifici) e distribuire con cautela , utilizzando
pinzette e cucchiaini , i macroinvertebrati rinvenuti nei vasetti con acqua
fresca . I vasetti vanno riempiti di acqua fino a metà per lasciare agli
organismi ossigeno sufficiente per mantenersi in vita almeno un giorno .E'
opportuno inoltre tenere separati i vari organismi per evitare fenomeni di
predazione. Compilare la scheda in via provvisoria e definire successivamente
in laboratorio le Unità Sistematiche , il codice I.B.E. e la classe di qualità
dell'acqua.
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In laboratorio:
per la determinazione sistematica è necessario un atlante di
riconoscimento [vedi bibliografia] , qualche microscopio stereoscopico e
ottico con vetrini (20) e piastre Petri (20), alcool a 70° per la
conservazione degli esemplari raccolti.
In alternativa alla conservazione è possibile
attrezzare il microscopio per la fotografia degli esemplari raccolti e
quindi realizzare un archivio fotografico e/o di diapositive che si rivela
molto utile come strumento didattico.
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Esempio
STAZIONE DI RIVALTA (M7)
SUBSTRATO:LIMO-GHIAIA
Legenda: I da rari a comuni
L da comuni ad abbondanti
U numericamente dominanti
* drift
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IL SOFTWARE
IPERMACRO
FLASH:
nell'estate del 1999 Prof.
Giorgio Bassi (Scuola Media di Monzambano), in collaborazione col
Prof. Massimo Codurri (Scuola Media Alberti di Mantova), ha costruito
il software didattico
IPERMACRO,
incentrato sull'utilizzazione del metodo Xylander per la
determinazione della qualità dell'acqua mediante ricerca dei
macroinvertebrati. Nell'inverno del 2000 il Prof. Bassi ha integrato
il lavoro con la metodologia I.B.E. |
Nella prima versione
IPERMACRO
era scaricabile dal sito WEB del Progetto "Un Po di cultura"
all'indirizzo:
www.progettopo.net
Nella versione integrata col
metodo I.B.E.,
IPERMACRO
va richiesto a
LABTER-CREA Mantova |
Alla costruzione
IPERMACRO
hanno fornito contributi fotografici il Prof. Claudio Malavasi e
l'Assistente Tecnico Isa Zanotti (Liceo Scientifico Galilei di
Ostiglia), nonchè il Prof. Andrea Truzzi e l'Assistente Tecnico
Claudio Mambrini dell'ITAS di Palidano. |
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